08 maggio 2009

"Calcio nei coglioni" di Carlo Petrini


di Luciano Luciani

Calcio nei coglioni: un titolo rude per un libro ‘verità’ sul mondo del calcio. Meglio ancora, un’altra battaglia della guerra personale di Carlo Petrini contro le falsità e le omertà dell’ambiente ‘pallonaro’. Il suo lato oscuro, tra doping e fondi neri, interessi economici e ambizioni politiche, raccontato con lucida rabbia e soprattutto documentato in maniera inoppugnabile. Una realtà che l’Autore conosce bene e dall’interno.

Nato a Monticiano, Siena, nel 1948, Carlo Petrini è stato, infatti, uno dei più noti calciatori degli anni Settanta: centravanti del Milan di Nereo Rocco (1968-1969), del Torino (1969-1970), del Varese, del Catanzaro, della Ternana (1974-1975), ha giocato anche con la Roma di Nils Liedholm, (1975-1976), col Verona, col Cesena, col Bologna (1979-1980), per poi finire nel 1980 malamente coinvolto nel primo grosso scandalo della storia del nostro calcio, una pallida prefigurazione, comunque, della Calciopoli emersa due/tre anni or sono. … Come afferma l’ex calciatore “I peggiori Petrini degli anni Settanta erano dei ridicoli dilettanti, rispetto ai pallonari di oggi che si dopano con medicinali sofisticati, che combinano non solo partite ma interi campionati, che scommettono miliardi, che sniffano cocaina, che fanno orge per tutti i gusti, che incassano montagne di soldi in nero all’estero”

La sua dolorosa vicenda personale gli ha dato, però, la forza di diventare il primo, e finora l’unico calciatore professionista che si è rivelato capace di rompere decisamente con l’ipocrisia (si sa, ma non si dice, e, soprattutto, non si scrive) che avvolge il mondo del calcio, di cui Petrini non ha esitato a raccontare quello che nel suo ambiente tutti conoscono ma che si può solo sussurrare con discrezione: le pratiche dopanti, le partite combinate, i pagamenti in nero, le sfrenatezze sessuali…

Autore del best seller Nel fango del dio pallone, 2000 quasi centomila copie vendute, Petrini ha scritto inoltre Il calciatore suicidato, 2001, sulla morte misteriosa del giocatore del Cosenza, Donato Bergamini; I pallonari, 2003; Senza maglia e senza bandiera, 2004; Scudetti dopati, 2005, sulle disinvolte pratiche farmaceutiche dei calciatori della Juventus; Le corna del diavolo, 2006 una documentatissima inchiesta sulla nascita del Milan berlusconiano, e da ultimo un durissimo Calcio nei coglioni, 2007, tutti pubblicati dalla Kaos edizioni di Milano.

E anche in queste pagine ce n’è per tutti: per il designatore arbitrale Pairetto, per il superarbitro Collina, per il maltrattato arbitro Paparesta, passando per le ‘glorie nazionali’ Gianluigi Buffon, i Lippi padre e figlio, senza trascurare Fabio Cannavaro, l’eros center frequentato dai giocatori juventini, Moggi, Fabio Capello e le telefonate “a luci rosse” del frate ultrà del Cosenza calcio… E tante, tante altre porcherie che opacizzano la leggenda dello sport più bello del mondo.

Oggi Carlo Petrini è un uomo malato, quasi cieco e alle prese con una grave forma tumorale che lo costringe a dolorose terapie. Ma è sempre combattivo e se gli chiedi cosa lo spinga a scrivere libri così polemici e taglienti, ti risponde: "Soprattutto far conoscere alla gente quello che i giornali al giorno d’oggi non vogliono far sapere. Quello che io racconto è la parte malata del calcio che non è fatto solo di eroi, ma soprattutto di personaggi meschini”.

Carlo Petrini, CALCIO NEI COGLIONI Porcate, imbrogli e fregnacce: cronache pallonare senza censura.KAOS Edizioni. Pagg. 178 – Euro 16,00